La Riviera dei cedri sta acquisendo una crescente importanza per le potenzialità dell’offerta di turismo rurale e delle sue componenti principali: l’agriturismo e i prodotti agroalimentari locali (peperoncino, cedro, salumi di Calabria DOP, caciocavallo DOP, vini Terredi Calabria DOP ed altri) e le connesse pratiche turistiche (trekking, nordic walking, birdwatching, e-bike, passeggiate a cavallo, ed altre). Particolarmente ampia e diversificata risulta anche l’offerta di servizi per la pratica di attività sportive outdoor (il parapendio, il rafting, il torrentismo, l’orienteering, il river tubing, l’acqua trekking, il packraft).

Il territorio include differenti elementi di attrazione storico-culturale (es. fortificazioni, saltuari, siti rupestri, borghi medievali), testimonianze dell’epoca Magno Greca e del periodo feudale (civiltà bizantina, longobarda e normanna). Molti dei borghi sono veri e propri custodi di arte e cultura. Tortora che ospitò Garibaldi; Scalea dalle tipiche viuzze medievali; Papasidero e il suo graffito preisotrico della Grotta del Romito; il borgo di Maierà col suo museo del peperoncino; i borghi collegati al contesto storico-culturale dell’eparchia del Mercurion e alla vita dei monaci basiliani. Molti dei comuni dell’area sono anche ricompresi nel territorio del Parco nazionale del Pollino, il più grande parco nazionale d’Italia. Dalle sue cime, oltre i 2200 metri di altitudine sul livello del mare, si colgono, ad occhio nudo, le coste tirreniche di Praia a Mare e Belvedere Marittimo.